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Una merenda speciale passeggiando sui Sibillini

Se è vero che mangiare è un autentico piacere immaginate cosa può essere poter condividere con gli amici una merenda a base di specialità marchigiane ammirando alcuni dei panorami mozzafiato che offrono i Monti Sibillini. Volete sapere cosa mettere nello zaino e dove andare per trascorrere una giornata indimenticabile? Leggete qua e prendete nota.

Le belle giornate di Primavera sono perfette per organizzare una passeggiata con gli amici e i Monti Sibillini offrono escursioni e sentieri per tutti i gusti, da chi, più pigro, vuol fare solo “quattro passi” e godersi il relax sdraiato su un prato, a chi, come me, ama camminare per ore alla scoperta di panorami indimenticabili.

Un interessante percorso, consigliato ad escursionisti un po’ allenati, è quello ad anello che parte dal Rifugio Città di Amandola e sale al Monte Castel Manardo, per ammirare alcune delle cime più imponenti della catena montuosa, come il Pizzo Tre Vescovi e il Monte Priora, conosciuto anche come la Regina del Sibillini.

Con un equipaggiamento minimo, composto da scarponcini da trekking, mappa dei sentieri, indumenti leggeri e traspiranti, pile di riserva e soprattutto zaino pieno di prelibatezze si può partire alle 9,00 del mattino dal parcheggio antistante il Rifugio Città di Amandola e trascorrere l’intera giornata camminando.

Il primo tratto del sentiero che sale a sinistra del rifugio è piuttosto ripido e “spezza” il fiato ma il panorama che si apre salendo vale ogni fatica; lo sguardo spazia alla vicina Valle dell’Ambro, per perdersi da un lato a scorgere le cime abruzzesi del Gran Sasso e della Majella e dall’altro per attraversare le dolci colline che arrivano fino alla costa, ad abbracciare l’azzurro del mare.

Dopo circa due ore di salita si può fare la prima sosta, perché si incontra Casale Grascette, dove è possibile organizzare una gustosa pausa, ammirando la bellezza delle montagne che si stagliano proprio di fronte al Casale (da cui è stata scattata la foto di copertina dell’articolo). Noi negli zaini avevamo il Ciauscolo (non poteva mancare), Caciotta, Pecorino, Pizza col Formaggio e altre meraviglie con cui abbiamo saziato i nostri appetiti.

Lasciato Casale Grascette la camminata prosegue scendendo verso il Casale Ara del Re e lungo il percorso si alternano vedute mozzafiato su calanchi e gole, a sentieri tra boschi e radure. Oltre al Casale Ara del Re si incontra anche il Casale S.Giovanni Gualberto, e, a circa 3/4 del percorso che torna verso il punto di partenza, spettacolari formazioni rocciose tra cui il suggestivo Balzo Rosso.

Poco prima dell’ultima salita che consente di tornare al Rifugio il verde dei prati e il gorgogliare del fiume Ambro, nella valle sottostante, invitano ad un’ultima sosta, per rubare qualche scatto fotografico e condividere una Tavoletta al cioccolato fondente rimasta nello zaino.

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